capsule e cialde
Il tuo caffè
diamo una nuova vita al caffè
Oggi il mercato delle capsule per caffè si presenta estremamente variegato, con una molteplicità di marchi che le producono e vendono a prezzi diversi. Ciò rende senz’altro semplice reperirle e acquistarle presso i più svariati canali commerciali. Tuttavia, è indubbio che non tutte le aziende possano vantare la medesima qualità e affidabilità, specialmente sul versante della proposta. Tra i pochi operatori in grado di potersi fregiare di un catalogo d’eccellenza spicca sicuramente AlfaVending, realtà tra le più rinomate nel settore del vending e della distribuzione automatica. Grazie ad una presenza consolidata sul mercato e ad anni di esperienza nel rapportarsi direttamente con i principali produttori, AlfaVending riesce infatti ad offrire un assortimento completo di capsule di caffè appartenenti ai brand leader del comparto, riconosciuti a livello internazionale per l’alto standard qualitativo raggiunto nella tostatura, confezionamento e ricerca. Marchi come Lavazza Firma, Esse Caffè, Caffè Toscano veicolano da sempre l’idea di gusto, tradizione e ricercatezza che pochi altri sono in grado di trasmettere. Poter contare sulla loro vasta gamma nelle soluzioni monoporzione rappresenta quindi un’eccellenza che in pochi sul territorio potrebbero legittimamente vantare.
Qualità e risparmio
Miscele di alta qualità, ottenute attraverso una rigorosa selezione delle materie prime e dei migliori marchi, al prezzo più competitivo sul mercato.
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Capsule Prato:
storia e diffusione delle capsule caffè
Le capsule per il caffè vantano origini ormai lontane, risalendo agli anni ’60 quando la società francese Lavazza introdusse sul mercato i primi sistemi di estrazione del caffè mediante l’uso di capsule monoporzione. Tuttavia, la vera e propria affermazione di questa tipologia di confezionamento si deve alla multinazionale svizzera Nestlé, che a partire dagli anni ’70 diede impulso alla diffusione delle capsule compatibili attraverso i propri marchi Nescafé Dolce Gusto.
Nel corso degli anni Duemila, l’innovazione tecnologica ha portato alla creazione di capsule sempre più performanti, grazie all’impiego di materiali come l’alluminio che ne garantiscono stabilità e impermeabilità assoluta. Nel 2011 è il turno delle capsule compostabili, lanciate sul mercato dall’azienda etica Lavazza al fine di rispondere alle crescenti istanze di sostenibilità da parte dei consumatori. Tale novità, unitamente all’espansione geografica in Nord America e in Europa dell’Est, ha contribuito a far esplodere il giro d’affari globale del settore delle capsule che oggi ammonta a circa 7 miliardi di euro l’anno.
Ad oggi, il segmento del caffè in capsule risulta in costante ascesa e vede primeggiare pochi grandi attori. Nestlé domina il mercato con una quota del 50% grazie ai suoi sistemi Dolce Gusto e Nespresso, distribuiti capillarmente anche attraverso la rete dei distributori automatici caffè presenti in uffici e locali pubblici. Questa modalità di distribuzione del caffè in capsule attraverso un distributore automatico caffè Prato si è rivelata vincente per raggiungere una vasta platea di consumatori. Staccati di poco troviamo i marchi Lavazza, con un ampio assortimento che spazia dalle capsule compatibili a quelle compostabili realizzate con materie prime rinnovabili, e la statunitense Keurig che sta cercando di imporsi in Europa. In generale, è l’area dell’Europa Occidentale, in particolare Germania e Francia, quella che fa registrare i più alti tassi di consumo pro-capite di caffè in capsule.
Capsule di caffè Prato: materiali, sistemi di erogazione ed estrazione
Il funzionamento della capsula per caffè si basa su una complessa combinazione di fattori tecnologici. La composizione della capsula, solitamente in alluminio o plastica, ne garantisce robustezza e impermeabilità, consentendo di mantenere separate le polveri di caffè dall’acqua calda fino al momento dell’erogazione.
Altrettanto sofisticati sono i sistemi di erogazione, differenti secondo i marchi ma accomunati dall’obiettivo di frantumare nel modo ottimale la capsula sotto pressione per mescolare polvere e liquido. In alcuni casi è la macchina stessa a perforare la capsula, in altri questa viene premuta da un pistone: in entrambi i casi il caffè viene estratto grazie alla perfetta interazione tra componenti meccaniche e chimico-fisiche.
La pressione dell’acqua calda su polvere e aromi dà vita al processo diestrazione che conferisce al caffè intensità, corpo e gusto. L’elevata temperatura agevola il passaggio di oleoresine e oli essenziali dalla polvere al liquido, mentre la schiuma prodotta viene bloccata da appositi filtri all’interno della capsula per non disperdersi. Il risultato è una bevanda di qualità pur senza macchina professionale, grazie ad uno stampo rigorosamente monoporzione.
Rispetto ad altre soluzioni la capsula presenta il vantaggio dell’igiene, versatilità e praticità, potendo essere gustata anche fuori casa grazie alla diffusione all’interno di un qualunque distributore automatico bevande Prato di uffici e aziende.
Tuttavia, gli elevati costi unitari e problemi di smaltimento ne limitano talvolta la convenienza.
Capsule caffè Prato:
impatto ambientale e sostenibilità
L’aspetto ambientale legato all’uso delle capsule per caffè ha da sempre destato dibattito, in ragione delle oggettive problematiche connesse allo smaltimento di tali prodotti una volta consumati. Le capsule, specialmente quelle in alluminio, risultano di difficile trattamento post-consumo a causa della complessità nel separare i diversi materiali e del ridotto spessore delle lamine che le compongono. Per anni, ciò ha portato ad un loro frequente smaltimento unito all’indifferenziato.
Sotto la spinta di norme europee più restrittive in tema di rifiuti, le aziende hanno progressivamente introdotto sul mercato capsule realizzate con biomateriali compostabili e biodegradabili secondo standard riconosciuti, al fine di renderle trattabili con i normali scarti organici e favorirne il riciclo nel terreno.
In parallelo si è sviluppata la collaborazione con amministrazioni locali e gruppi del riciclo per programmi dedicati, come la raccolta differenziata delle capsule esauste presso grandi utenze quali uffici e distributori automatici Prato. Alcuni player del settore promuovono inoltre iniziative di riutilizzo, trasformando le vecchie capsule in nuovi oggetti.
Sebbene queste soluzioni abbiano migliorato l’impatto in termini di rifiuti, permangono costi elevati rispetto alle alternative tradizionali e la necessità di ridurre progressivamente l’incidenza dell’imballaggio monodose.
Decaffeinato 100% arabica dall’aroma pieno e dolce, con un retrogusto lievemente cioccolatato.